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Immagine del redattoreAndrea Ronchi

NUADA avvia un progetto pilota in un cementificio in Italia

Un carbon capture provider inglese ha avviato un impianto pilota presso un cementificio in Italia, una soluzione avanzata per produrre cemento low-carbon.


Una società britannica chiamata Nuada che sviluppa tecnologie per la cattura del carbonio, ha avviato un impianto pilota presso uno stabilimento di cemento in Italia.


Lo scopo è aiutare l'industria del cemento a ridurre le proprie emissioni di CO2.


L'industria del cemento è responsabile del 7% delle emissioni globali di carbonio.


Le aziende di questo settore sono soggette a vari sistemi cogenti di scambio di quote di emissione, come l'EU ETS in Europa, con una conseguente pressione verso la decarbonizzare della produzione di cemento.


Nuada sta collaborando con varie aziende leader nel settore, come Buzzi Unicem, Cementir Holding, Heidelberg Materials, Holcim, SCG, Cementos Argos e Cementos Molins.


L'obiettivo è accelerare lo sviluppo e l'implementazione della tecnologia di cattura del carbonio per produrre cemento a basse emissioni.


L'approccio di Nuada è particolarmente efficiente dal punto di vista energetico.


Utilizza speciali materiali assorbenti chiamati MOF (metal organic frameworks) e una tecnologia chiamata "vacuum swing absorption". Questo permette di separare la CO2 dai gas di scarico industriali in modo economico, usando la pressione invece del calore.


L'impianto pilota di Nuada nello stabilimento Buzzi a Monselice è pienamente operativo e cattura 1 tonnellata di CO2 al giorno. Investire in queste tecnologie potrebbe aiutare le aziende del cemento a ridurre i costi legati al carbonio nel lungo periodo.


In sintesi, Nuada sta lavorando con l'industria del cemento per sviluppare e implementare tecnologie efficienti di cattura del carbonio, con l'obiettivo di decarbonizzare questo settore ad alte emissioni.

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